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Il nuovo anno Accademico |
giovedì 7 giugno 2012 |
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Sito accessibile ai sensi della Legge 9 gennaio 2004, n.
4 e del DPR 1marzo 2005 n.75 |
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Cerimonia di apertura del secondo anno accademico Bentornati
a voi tutti, oggi di nuovo nei ranghi. Il tappeto scorrevole del tempo, dopo
la libera diaspora delle vacanze estive, vi ha ricondotti qui ritemprati
dalle fatiche del primo anno di corso per intraprendere , con nuova lena, la
seconda ultima tappa che vi poeterà all’agognato traguardo di Ufficiali. La
tradizione vuole ed una ragione tecnica la esige, che ogni anno accademico
inizi con un solo battaglione, quello del secondo anno, quasi a sottolineare
una situazione di primato che, nel contesto delle generazioni che si
succedono nella convivenza unitaria dell’Accademia , da primato tecnico
assurge a primato morale. Se la definitiva partenza dei colleghi che vi hanno
preceduto è la condizione necessaria per qualificarsi anziani, è questo primo
mese in cui sarete soli nella ACIES GLORIOSA che vi preparerà al nuovo ruolo,
che è di guida ai più giovani, primo gradino della vostra ascesa che vi
impegna tutti non solo coloro che |
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porteranno
i segni distintivi sul braccio, alle prime responsabilità nei confronti degli
altri Ruolo di guida che sarà
produttivo di effetti positivi nella misura in cui sarete capaci, con il
vostro comportamento, di produrre ai più giovani un modello che nella forma e
nella sostanza, rifletta e soddisfi le loro più generose e segrete
aspettative. Perciò in un momento come questo, nel quale ricevete in forma
solenne la definitiva investitura del vostro stato, quello di Anziani, sarà
bene che io indichi o meglio vi ricordi, i parametri fondamentali, morali e
tecnici che danno |
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dimensione e sostanza alla figura del cadetto. Amore della
patria e delle Istituzioni, amore della verità, giustizia e libertà,
intrepidezza dell’animo, fermezza nella vocazione, impegno globale nella
edificazione della propria personalità, disponibilità all’offerta incondizionata,
senso dell’onore, senso della paternità, concretezza nella organizzazione
pratica della propria vita, stile civile intesa come forma universalmente
gradita ed ammirata della propria presenza sociale. Dieci punti focali che sottopongo alla vostra |
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meditazione affinché diventino luce perenne della vostra
condotta, sangue e vita della vostra persona. E’ il decalogo del cadetto:
fatene stella polare per la vostra gloria e per il bene di coloro che
guiderete e della Patria. La
campana del dovere segni dunque questo momento con i suoi storici rintocchi, annunciatrice
di un nuovo anno di vita in comune, la sua voce sia anche l’eco vibratile e
solenne della ferma voce della nostra coscienza. IL
COMANDANTE Gen. B. Lelio
GIANNANGELI |
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